La denominazione stessa di ADR ne evidenzia l’obiettivo principale: la relazione.
Siamo consapevoli che l’individuo si declini in un dialogo e che ritroviamo noi stessi nella relazione con l’altro. Negare l’altro vuol dire negare sé stessi e relegarsi in un’arida solitudine.
Con un linguaggio più aggiornato possiamo dire che non esistono solo sinapsi neuronali, ma anche sociali e che i cervelli non esistono chiusi nella scatola cranica, ma in collegamento tra loro.
Le relazioni influenzano i processi di crescita e maturazione fin dalla nascita, sia in senso positivo quando sono buone relazioni, sia in senso negativo quando sono traumatiche
Cresciamo e diventiamo ciò che siamo grazie alle relazioni.Non esistono cervelli individuali, pur se esistono individui.Le sinapsi sociali sono importanti quanto le sinapsi neurali.
Le relazioni continuano ad influenzare la nostra mente per tutta la vita.Per questo gli incontri sono momenti così importanti, talora determinanti: possono influire in modo drammatico sulla nostra vita.
Relazione, comunicazione, emozioni, esperienza sono le parole intorno alle quali è possibile costruire infiniti percorsi di riflessione e di lavoro su sé stessi.
Potete fare un’esperienza, ma se la vivete da soli, è come non averla del tutto vissuta. Le esperienze devono essere condivise con qualcuno, allora avrete una chance di comprenderle fino in fondo. Solo allora vi troverete nella condizione di capire cosa realmente significhi un’esperienza emotiva”
C.G.Jung, Sui sentimenti e sull’ombra, 1959